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Considerazioni sull'anniversario della legge sul fumo
Posted by Laura Raffaeli | Posted in fumo
Il 10 gennaio 2005 sarà l'anniversario dell'entrata in vigore della ultima legge contro il fumo.
Cosa è stato fatto in questi anni?
La legge viene rispettata?
Leciti i dubbi in proposito, scaturiti dal fatto che la legge c'è, ma troppo spesso non viene rispettata.
Molti sono i trasgressori ed è difficile veder eseguite le sanzioni.
In molti luoghi si continua a fumare, ed i controlli sono rari e anticipatamente dichiarati. Tempo qualche giorno e l'ufficio sottoposto a controllo viene all'uopo ripulito e "profumato".
In molti uffici pubblici e privati si continua a fumare, e la tolleranza dilaga, in barba ai diritti dei non fumatori.
E' accertato che il fumo passivo faccia male, ma molti fanno finta di non vedere e non sentire, per non apparire come "rompiscatole".
I fumatori pensano che fumare sia un loro diritto, e la maggior parte delle volte si tollera invece di denunciare.
Campagne antifumo ce ne sono state, pubblicità progresso a non finire, ma i risultati?
Continuano ad esserci programmi televisivi, film e fiction nei quali la sigaretta è una immancabile protagonista, e non bastano certo le terribili scritte sui pacchetti a distogliere il fumatore dal suo odioso vizio.
Tantissime sostanze chimiche che inducono assuefazione e dipendenza sono mescolate sapientemente dai produttori, che nonostante gli aumenti del costo del prodotto, continuano a fare affari d'oro in barba alla nostra salute.
La legge c'è, ma chi la rispetta?
Nei centri commerciali, per fortuna, c'è abbastanza rispetto. D'altra parte sono associati a negozi di alimentari, nei quali da sempre vige il divieto, anche prima dell'ultima legge emanata. Ma altrove?
Ho visto ospedali che puzzavano di fumo, nei quali gli stessi medici sono dediti a questo vizio, senza farsi scrupoli del luogo in cui lo esaudiscono.
Ho visto uffici pubblici, aperti ai privati e non, nei quali la puzza di fumo è una costante.
Ho visto uffici privati, nei quali ovviamente i controllori sono i controllati, quindi è logica la conseguenza.
Ho visto scuole, in particolare bagni e sale professori, nelle quali si continua a fumare.
Ho visto anche cucine, mense di ospedali o altro, nelle quali la "pausa caffè" si accompagna alla immancabile sigaretta.
Qualcuno si nasconde ancora negli antibagni o nei bagni, siano essi pubblici o privati, siano essi di ospedali o scuole, non importa...
Qualcuno fuma vicino alla finestra aperta, pensando che così risolve il problema, non rendendosi conto che così facendo lo amplifica solamente, perchè lo sbalzo termico favorisce in rientro del fumo all'interno del locale stesso.
Per non parlare poi dei condominii, nei quali è obbligatoria l'apposizione dei cartelli negli androni e per le scale, ma nei quali immancabili sono coloro che fumano salendo le scale o prendendo l'ascensore.
Insomma, la legge c'è, ma la puzza di fumo si sente ancora ovunque.
Come risolvere la questione? Come si può fare in modo che le multe vengano fatte?
Bisogna chiamare il 112 o il 113 per ogni sigaretta?
Non basterebbe soltanto un po' di educazione nei fumatori?
Educazione e rispetto, e la legge non servirebbe neanche.
Invece siamo in un paese dove il rispetto manca, e la legalità anche.
Vorrei proprio vedere se ad una chiamata per il fumo polizia o carabinieri si muovessero veramente. Tanto, ora che non arrivano, il fumatore ci metterebbe un attimo a spegnere e a negare, ed è la nostra parola contro la sua. Come dimostrare il "misfatto"?
Se facciamo una fotografia magari ci denuncia per violazione della privacy.
Allora, come si fa a far rispettare questa legge?
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