Il tribunale: la casa della giustizia. La legge sul fumo viene rispettata?

Posted by Laura Raffaeli | Posted in , , ,

Di recente ho avuto occasione di accedere nel Tribunale di Pescara ed ho potuto notare la rigorosità con la quale viene rispettato il divieto di fumo. I cartelli esposti alle pareti, oltre alle indicazioni di legge, specificano dettagliatamente sia il referente che l'eventuale sostituto, il luogo dove trovarli (il numero di stanza, specificatamente) e i relativi numeri di cellulare.



Infatti nei locali si “respirava” tranquillamente; unico “difetto” nel piano inferiore, vicino agli ingressi, perchè i fumatori non riescono ancora a capire che fumando fuori, ma vicino alle porte aperte, fan sì che il fumo rientri comunque all'interno, specie nel periodo invernale, attirato dallo sbalzo termico tra interno ed esterno.

Allora mi chiedo: e a Chieti?

Nel comune, dopo la nostra segnalazione, finalmente si sono resi conto del problema ed hanno preso i dovuti provvedimenti. Non è facile debellare una consuetudine, ma soprattutto non è facile insegnare ai fumatori indisciplinati quel po' di educazione e di buon senso che porterebbe ad una soluzione definitiva del problema. Noi italiani siamo “abituati” a trasgredire le regole, ma specialmente quando c'è di mezzo la salute questo non deve essere tollerato.
Il Sindaco ha promesso “tolleranza zero” sul fumo, e noi staremo a vedere...

Ho chiesto al nostro Sindaco di estendere il suo richiamo anche a tutta la città, specialmente in quei luoghi, ad es. scuole ed uffici pubblici, dove l'educazione dovrebbe regnare. Dovremmo essere un buon esempio per i nostri giovani... I ragazzi purtroppo cominciano a fumare molto presto e vedere quei visi, poco più che bambini, con la sigaretta in bocca dimostra il nostro fallimento come educatori e genitori.

Il “divieto assoluto di fumo” (come è evidenziato sul cartello del tribunale di Pescara) dovrebbe essere esteso ovunque, insieme ad una campagna educativa che illustri ai nostri ragazzi i pericoli a cui vanno incontro nel cominciare a fumare, primo fra tutti la dipendenza.

Chietiscalo.it sta preparando una campagna di sensibilizzazione contro il fumo e presto metterà a disposizione dei suoi lettori dei volantini scaricabili e stampabili. Volantini da diffondere in tutti quei luoghi dove si è ancora troppo “tolleranti”, dove anche i non fumatori sono talmente assuefatti e scoraggiati da non avere più voglia di lottare per tutelare un proprio diritto: quello di respirare.

In ogni ufficio, studio professionale ed in tutti i luoghi di lavoro ci si deve rendere conto che il fumo passivo fa male ed una legge è stata creata per questo, e va rispettata.

Esistono tanti motivi per smettere di fumare e tanti modi per farlo. La difficoltà per il fumatore di trovare un luogo dove si possa fumare liberamente può essere un incentivo per cercare di smettere.

La salute propria e degli altri ne trarrà indubbio vantaggio!!!
(articolo su www.chietiscalo.it)

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