Gestione del fumo di tabacco in azienda

Posted by Laura Raffaeli | Posted in , ,

Fonte: News GrinArt.it

L'Ispesl ha realizzato un'area web sul fumo di tabacco nei luoghi di lavoro nell'ambito della linea di ricerca sulla gestione del fumo di tabacco nei luoghi di lavoro da ricercatori e collaboratori del Laboratorio di Patologia del Lavoro e Tossicologia Industriale del Dipartimento di Medicina del Lavoro dell'ISPESL in associazione a vari esperti esterni di volta in volta interpellati.

Nata da un più ampio programma per la promozione della salute in azienda, l'area accorpa le varie problematiche legate al fumo di tabacco nei luoghi di lavoro in modo che ogni figura interessata al benessere dei lavoratori possa trovare una risposta specifica.

Già dal 2002 il laboratorio di Patologia del Lavoro del Dipartimento di Medicina del Lavoro dell'ISPESL si occupa della gestione del fumo di tabacco nei luoghi di lavoro in linea con gli obiettivi del Piano sanitario nazionale 2002-2004 che ha considerato il controllo del fumo di tabacco una sua priorità a causa dei danni alla salute indotti dal tabagismo e ai dati d'incidenza delle patologie fumo-correlate.


Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.) il controllo del fumo di tabacco è il più importante intervento che un paese possa promuovere per migliorare al tempo stesso la salute dei propri cittadini e i conti della spesa sanitaria.

Il Piano sanitario nazionale 2006-2008 ha incluso come parametro di rischio delle grandi patologie (tumori, malattie cardiovascolari, diabete e malattie respiratorie) anche il fumo. Inoltre, tra gli obiettivi da raggiungere, il Piano individua lo sviluppo di programmi multisettoriali di contrasto al tabagismo, in linea con le indicazioni dell'O.M.S. e dell'Unione Europea, che prevedevano la prevenzione del fumo tra i giovani, il sostegno alle politiche di tutela dal fumo passivo e il supporto alla disassuefazione.
Per perseguire quest'ultimo obiettivo devono essere promosse azioni di sostegno e di monitoraggio all'applicazione della legge 16 gennaio 2003, n. 3, attraverso una costante azione di informazione-educazione da parte delle strutture competenti delle Aziende Sanitarie, quali i Dipartimenti di Prevenzione, accompagnate, specie sui luoghi di lavoro, da interventi educativi rivolti ai fumatori per favorire l'adozione di comportamenti non nocivi nei confronti dei non fumatori e promuovere la disassuefazione, anche attraverso l'offerta privilegiata di supporto.

Quanto contenuto nell'area web predisposta dall'Ispesl intende contribuire a tutelare i lavoratori dal fumo passivo e offre ai fumatori, anche sul luogo di lavoro, un'opportunità per combattere la dipendenza dal fumo di tabacco.

Inoltre fornisce ai datori di lavoro strumenti operativi idonei per l'adeguamento alla normativa vigente nel rispetto della tutela dei diritti del singolo e della comunità lavorativa.

Gestione fumo di tabacco in azienda

Fonte: Ispesl

Comments (1)

    Penso che, visto che è vietato fumare sul posto di lavoro, sia meglio investire un po' di soldi in operatori autorizzati a multare i trasgressori, anziché in ricerche che vanno avanti da anni senza risultati. Il proibizionismo non ha mai giovato a niente e nessuno, la legge va applicata e i soldi (sempre di meno tra l'altro) andrebbero investiti anche nell'igiene personale, perché io che fumo (sempre mai in luoghi dove è vietato e mai davanti a chi non fuma anche se non c'è divieto, vedi aria aperta) non sopporto la puzza di chi si impregna delle proprie sigarette.